Interviste

1.‭ ‬Da poco è terminata la Settima edizione della Settima Vetrina dell’editoria anarchica e libertaria di Firenze.‭ ‬Come la valutate nel suo complesso‭?

Massimo VARENGO:‭ ‬senz’altro positiva per la partecipazione ai vari eventi,‭ ‬per la ricchezza delle proposte editoriali,‭ ‬per gli incontri realizzati e in genere per la curiosità suscitata.
Pippo GURRIERI:‭ ‬è l’appuntamento più importante dell’anarchismo di lingua italiana.‭ ‬Va oltre l’editoria e riguarda ogni espressione culturale e politica del movimento.
Carlotta PEDRAZZINI:‭ ‬è stata la mia prima Vetrina e ne sono veramente entusiasta.
Gaia RAIMONDI:‭ ‬occasione splendida di rincontro della grande famiglia anarchica di cui mi sento parte.‭ ‬Momento collettivo speciale con scambio di idee,‭ ‬chiacchiere,‭ ‬pareri,‭ ‬discussioni e novità.‭ ‬Qui si può socializzare e anche divertirsi con gente che non si vede tutti i giorni.
Salvo VACCARO:‭ ‬ero assente da diverse edizioni e mi è parso che l’organizzazione sia migliorata nettamente con uno spazio razionalizzato al meglio.
Alessio LEGA:‭ ‬non mancherei mai a una edizione e non a caso ho partecipato a tutte e sette.‭ ‬Ci ho portato molti compagni,‭ ‬amici e musicisti vari.‭ ‬E‭’ ‬una delle mie‭ ”‬case diffuse‭”‬.
Davide TURCATO:‭ ‬cruciale appuntamento culturale di un movimento il cui spessore culturale è spesso sottovalutato.
Studio AURORA:‭ ‬ha poco da invidiare a simili iniziative di cultura anarchica in altre parti d’Europa,‭ ‬dalla Francia all’Inghilterra.

2:‭ ‬Quali sono stati,‭ ‬per te,‭ ‬gli aspetti migliori‭?

LEGA:‭ ‬il fatto di proporsi come punto‭ ”‬ecumenico‭” (‬lo dico un po‭’ ‬ironicamente e un po‭’ ‬no‭) ‬di tutte le tendenze del movimento,‭ ‬anche di quelle più distanti.‭ ‬Siamo anarchici per avere una chiesa in meno,‭ ‬non una in più.
VACCARO:‭ ‬muoversi e poter chiacchierare liberamente,‭ ‬guardare e toccare i libri.‭ ‬Il rapporto fisico con la carta stampata,‭ ‬per la generazione a cui appartengo,‭ ‬ha un valore fondamentale.
AURORA:‭ ‬ho verificato come la vetrina sia di tutti e di tutte:‭ ‬ognuno può svolgere la propria parte senza condizionamenti.‭ ‬Anche così si dimostra come un’organizzazione possa funzionare senza vertici autoritari e senza limitazioni sostanziali.
GURRIERI:‭ ‬indovinati i dibattiti su temi centrali come la sicurezza in Internet e la resistenza del popolo kurdo.‭ ‬Inoltre ci si è confrontati su un problema centrale con il titolo‭ “‬Autogestione e movimenti‭”‬.
TURCATO:‭ ‬mole e qualità delle presentazioni di libri oltre alla buona miscela di cultura e intrattenimento.
Davide BERNARDINI:‭ ‬l’organizzazione complessiva,‭ ‬ma soprattutto la cucina che faceva fronte a frotte di affamati.‭ ‬Il teatro era molto bello e adatto agli intenti‭ “‬vetrineschi‭”‬.‭ ‬Mi ha colpito una certa‭ “‬aria di famiglia‭”‬.
Selva VARENGO:‭ ‬stavolta gli eventi,‭ ‬numerosi e interessanti,‭ ‬hanno avuto una puntualità migliore degli anni passati.
PEDRAZZINI:‭ ‬mentre gli appartenenti al movimento possono fare il punto sullo stato dell’arte dell’editoria,‭ ‬ai‭ “‬neofiti‭” ‬sono offerti degli strumenti per avvicinarsi e approfondire
RAIMONDI:‭ ‬in generale aspetto la Vetrina con un senso di felicità.‭ ‬La vivo come un luogo molto stimolante di cultura,‭ ‬arte,‭ ‬anarchia e condivisione.‭ ‬Umana oltre che politica.

3:‭ ‬Hai trovato degli aspetti criticabili o comunque da correggere‭?

LEGA:‭ ‬il luogo è certamente prestigioso,‭ ‬appariscente e comodo,‭ ‬ma anche a tratti freddo,‭ ‬dispersivo,‭ ‬ingestibile.‭ ‬E questo si scontra con un mancato incremento e rinnovamento delle energie disponibili,‭ ‬generosamente messe in campo dai compagni fiorentini.
BERNARDINI:‭ ‬la sovrapposizione delle attività sul palco centrale con le presentazioni dei libri nella saletta ha mostrato come la ricchezza del programma possa creare dei problemi di scelta.‭ ‬Le interruzioni sul palco centrale per dare gli avvisi delle presentazioni nell’altra sala hanno dato un certo fastidio.‭ ‬Poi i dibattiti non hanno investito alcuni temi di grande importanza e attualità come le migrazioni e l’esplosione dei nuovi populismi autoritari.
VACCARO:‭ ‬mi è parso che il dibattito centrale,‭ ‬quello su‭ “‬Autogestione e movimenti‭”‬,‭ ‬non abbia potuto seguire uno stile assembleare,‭ ‬orizzontale e circolare che dovrebbe disporre di uno spazio idoneo da programmare per tempo.‭ ‬Il salone era troppo ampio e il contesto più adatto dovrebbe essere diverso da quello del modello teatrale con conferenze e poi domande finali.
M.‭ ‬VARENGO:‭ ‬le strutture utilizzate da un lato sono positive,‭ ‬ma dall’altro presentano degli inconvenienti.‭ ‬Disporre solo di una saletta per le presentazioni dei libri,‭ ‬che in questa edizione hanno superato la trentina,‭ ‬comprime i tempi e riduce purtroppo il dibattito finale.‭
RAIMONDI:‭ ‬concerti e teatro,‭ ‬secondo me,‭ ‬andrebbero migliorati in qualità,‭ ‬anche se ci sono stati lavori belli.‭ ‬Poca la scelta dei cibi vegani.‭ ‬Orari stretti nel parcheggio del teatro con troppo lunghe chiusure notturne.
TURCATO:‭ ‬purtroppo sono state poche le informazioni circolanti in rete ben prima dello svolgimento della Vetrina.

4:‭ ‬Cosa suggeriresti per migliorare ulteriormente la Vetrina‭?

M.‭ ‬VARENGO:‭ ‬in assenza di incontri allargati‭ “‬nazionali‭” ‬di area libertaria,‭ ‬la Vetrina sta svolgendo un ruolo importante.‭ ‬Oltre a sostenerla come fatto concreto,‭ ‬e pure prezioso,‭ ‬andrebbero forse trovate occasioni simili in altre località.
LEGA:‭ ‬mi piacerebbe che la Vetrina diventasse più‭ “‬diffusa‭” ‬e più collegata a spazi occupati/liberati senza perdere in qualità rispetto alla sede fiorentina.‭ ‬Sogno che sia ancora più aperta a simpatizzanti e,‭ ‬perché no‭?‬,‭ ‬a curiosi.
RAIMONDI:‭ ‬si potrebbe sfruttare meglio la parte alta del teatro e pure il Lungarno con angoli per un confronto informale e autorganizzato che trattasse spunti forniti dalla Vetrina.
BERNARDINI:‭ ‬do un consiglio tecnico.‭ ‬Si potrebbe far scorrere gli avvisi delle iniziative sul palco centrale in modo da non interrompere i dibattiti.‭ ‬Lascio in sospeso il dilemma:‭ ‬meglio tante iniziative o meno e più mirate‭?
GURRIERI:‭ ‬vedrei bene il ritorno alla presentazione di riviste e giornali.‭ ‬Sarebbe da realizzare un momento‭ “‬ufficiale‭” ‬di raccolta di libri per i detenuti anarchici che in Italia sono numerosi.‭
VACCARO:‭ ‬vorrei che si ampliasse l’orizzonte geo-culturale avvicinando aree libertarie,‭ ‬che esistono,‭ ‬meno note per conoscersi meglio.‭ ‬Inoltre sarebbe molto utile un‭’ ‬équipe di mediatori linguistici per superare le ancora forti barriere di comunicazione.
TURCATO:‭ ‬svilupperei la presenza di editori libertari di varie parti del mondo anche perché penso che la Vetrina sia una delle migliori iniziative di questo genere a livello globale.
AURORA:‭ ‬vorrei che si alleggerisse il carico sostenuto dai promotori fiorentini che sono tuttora molto generosi,‭ ‬ma ormai sempre meno giovani.‭ ‬Si potrebbero cogliere alcuni festival culturali di grandi dimensioni,‭ ‬quali Mantova e Pordenone,‭ ‬per diffondere informazione sulla nostra iniziativa.

PROFILI degli intervistati
Massimo Varengo:‭ ‬militante della Federazione anarchica milanese e della FAI,‭ ‬ha vissuto direttamente tutte le principali fasi del movimento dal post‭ ‘‬68‭ ‬a oggi.‭ ‬È una delle anime del collettivo editoriale di Zero in Condotta.
Pippo Gurrieri:‭ ‬redattore del mensile‭ “‬Sicilia Libertaria‭” ‬e militante della Federazione anarchica siciliana.‭ ‬E‭’ ‬attivo da decenni su molteplici fronti:‭ ‬la lotta antimilitarista,‭ ‬quella sindacale,‭ ‬l’impegno anticlericale e per il libero pensiero,‭ ‬la solidarietà internazionalista.‭ ‬Contribuisce,‭ ‬tra l’altro,‭ ‬alle edizioni La Fiaccola di Ragusa.‭
Davide Turcato:‭ ‬di origine modenese,‭ ‬ma residente da anni prima in Canada e ora in Irlanda.‭ ‬E‭’ ‬il promotore e il curatore di un progetto importante e ambizioso:‭ ‬le Opere complete‭ (‬in dieci volumi‭) ‬di Errico Malatesta.‭ ‬Fino a ora ne sono stati editi tre grazie allo sforzo congiunto di Zero in Condotta e de La Fiaccola.
Gaia Raimondi:‭ ‬militante milanese attiva nel Centro Studi Libertari e nell’Archivio G.‭ ‬Pinelli per cui cura,‭ ‬tra l’altro,‭ ‬il periodico‭ “‬Bollettino‭”‬.‭ ‬E‭’ ‬una delle animatrici del progetto RebAl.
Selva Varengo:‭ ‬si occupa da anni di tematiche legate all’anarchismo.‭ ‬Tra le sue pubblicazioni ricordiamo La Rivoluzione ecologica.‭ ‬Il pensiero libertario di Murray Bookchin‭ (‬ZiC,‭ ‬2007‭)
Studio Aurora:‭ ‬studio bibliografico di Reggio Emilia che si occupa della diffusione di testi più o meno rari o introvabili sull’anarchismo e sui movimenti di rivolta e‭ ‬di opposizione.‭ ‬A Firenze era presente,‭ ‬tra gli altri,‭ ‬Andrea Ferrari,‭ ‬militante dagli anni Settanta.
Alessio Lega:‭ ‬nato a Lecce nel‭ ‬1972‭ ‬è un noto anarchico cantautore,‭ ‬non un cantautore anarchico.‭ ‬Cioè un militante anarchico che fa delle canzoni,‭ ‬le canta in pubblico,‭ ‬le registra…‭ (‬così scrive di sé su‭ “‬A Rivista Anarchica‭” ‬n.‭ ‬401‭) ‬dal‭ ‬1985.‭ ‬Ha vinto il premio Tenco nel‭ ‬2004.‭ ‬Nel marzo del‭ ‬2013‭ ‬è uscito il suo sesto disco:‭ ‬mala testa.‭
‬David Bernardini:‭ ‬anarchico ventisettenne,‭ ‬studioso di storia del movimento anarchico e dell’estremismo di destra,‭ ‬collabora con‭ “‬A Rivista anarchica‭” ‬e il Centro Studi Libertari di Milano.‭ ‬Sta curando,‭ ‬tra l’altro,‭ ‬la traduzione italiana dell’autobiografia,‭ ‬in tre volumi,‭ ‬di Rudolf Rocker.
Carlotta Pedrazzini‭ ‬:‭ ‬laureata in Scienze Politiche a Milano con una tesi su Emma Goldman.‭ ‬Le interessano l’economia,‭ ‬l’anarchismo e il femminismo.‭ ‬Collabora quotidianamente,‭ ‬sul piano tecnico e testuale,‭ ‬con‭ “‬A-Rivista Anarchica‭”‬.
Salvo Vaccaro:‭ ‬intellettuale e militante palermitano,‭ ‬insegna materie filosofiche e sociologiche alla locale Università.‭ ‬Autore di vari libri sulle nuove idee anarchiche,‭ ‬è impegnato nello studio delle migrazioni e nel sostegno a movimenti di cooperazione e diritti umani del Mediterraneo.

A cura di Claudio Venza e Toni Senta

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